Monday, July 31, 2006

Antonio Faeti, "Guardare le figure. Gli illustratori italiani dei libri per l'infanzia"

Non è qui che è cominciata, disegnata e poi mirata,
l'avventura dei disegni che spalancavano i regni.
Molto addietro - ma parecchio - prima ancora della stampa
le parole han reclamata raffigurata lor vampa
- e non solo per i pupi o i racconti dei pupari.

Tuttavia il resoconto di Faeti Antonio (trenta
anni fa prima impressione, ora la nuova edizione:
quattrocento pag e rotte - ebbe già svariate laudi -
dodic'euro e quasi mezzo - negli Struzzi dell'Einaudi)
che dicevo? Ah, il Faeti: in "Guardare le figure"
parla degli illustratori per bambini: chiare e scure
tavole su fiabe e storie, da metà dell'Ottocento,
infra i libri italiani (ma dimolti eran toscani).

Del distinguo tra i disegni, nelle righe galleggianti,
e le tavole imponenti (tutta pagina, giganti,
con due righe in calce, prese via dal testo) non so dire
con 'sti cazzo d'ottonari. Sol che i primi, senza mire,
fan le pagine leggere; le seconde, storie intere;
altre storie dalle storie; ipertesti immaginari.
(Anche troppo. 'Sto sollazzo m'ha già bell'e rotto il tratto della corteccia cerebrale preposto alla pazienza.)

Epperò: i figurinisti (illustratori malvisti):
C'è il Mazzanti, Dorè-iano, cupo e un poco claustrofobico.
Ed il Piattoli pittorico (bianchennero), molto orobico.
Ovviamente invece il Chiostri, anche quando fa dei mostri,
è proprio tutt'altra cosa. Va be', 'nsomma, ce n'è a iosa.
Dirò sol del salgariano Gamba, dal tratto sultano.
(Ma di questo - e di quegli altri - potria dir ben altro e meglio
l'illustre dottor Farina, se non ha da far di meglio.)
(Dio, che schifo questa rima! Mi s'impicca l'autostima.)

Né si può tacer Golia, Cambellotti, Yambo, Rubino,
tutti liberty (dell'ultimo, lunga vita a Quadratino).
La raccolta del Faeti cita Tofano, Bioletto,
Toppi, Natoli, Molino; e non manca il più perfetto:
quel Gustavo Rosso, detto Gustavino, dalla penna
magicante e spiritata (questa è un poco enfatizzata).

Ovviamente cambia tutto, pei lettori e pei suddetti,
nel momento che s'affacciano e dilagano i fumetti.


[Antonio Faeti, "Guardare le figure. Gli illustratori italiani dei libri per l'infanzia." Einaudi 2001.]

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